Carlo Verdone saluta definitivamente il suo alter ego televisivo. Dal 28 novembre arriva su Paramount+ “Vita da Carlo – Stagione Finale”, il tassello conclusivo di una quadrilogia che ha ridefinito il modo di raccontare la vita di un’icona del cinema italiano attraverso una lente agrodolce, ironica e profondamente contemporanea.
La serie, prodotta da Luigi e Aurelio De Laurentiis, è stata presentata in anteprima alla Festa del Cinema di Roma e segna ancora una volta la creatività congiunta di Carlo Verdone, Nicola Guaglianone e Menotti, con la regia condivisa dallo stesso Verdone e da Valerio Vestoso.
Accanto al protagonista ritroviamo un cast corale di volti amatissimi: Sergio Rubini, Monica Guerritore, Antonio Bannò, Caterina De Angelis, Maria Paiato, Claudia Potenza, Filippo Contri, Maccio Capatonda, oltre a un nutrito elenco di guest star, da Francesca Fagnani a Renzo Rosso, da Giovanni Veronesi a Vera Gemma fino all’intramontabile Alvaro Vitali.
Il ritorno (inaspettato) dopo la tempesta
La nuova stagione riparte da dove tutto si era complicato: la gaffe di Sanremo che aveva travolto Carlo in una tempesta mediatica, trasformandolo nell’ennesima vittima eccellente della cancel culture. Così decide di sparire, di lasciare l’Italia e di trovare rifugio a Nizza, dove si concede finalmente una pausa dal mondo. Una fuga che sembra quasi un atto di sopravvivenza. Ma quel silenzio non dura a lungo: il Centro Sperimentale di Cinematografia gli propone una cattedra di regia. Una chiamata che riaccende qualcosa. Carlo accetta. E torna. In punta di piedi. Senza clamori.
Roma, il cinema e una generazione da decifrare
Il cuore della stagione è proprio questo nuovo rapporto tra il maestro e i suoi sei giovani allievi. Ragazzi di vent’anni, immersi in un universo iper-sensibile e politicamente corretto, quasi incapaci di parlare la stessa lingua di Verdone. Da qui nasce una tensione fertile, che fa sorridere, riflettere, e a tratti commuovere. Carlo capisce che la vera partita non è ripulire la sua immagine, ma lasciare un’eredità, aiutare quei giovani a realizzare il loro primo film, un’opera collettiva sulla solitudine. Compito nobile, ma pieno di ostacoli, tra burocrazie, produttori e rivalità professionali.
La famiglia, il caos e quel destino da “punto di riferimento”
Attorno al suo percorso professionale continua a ruotare la solita famiglia, travolgente e bisognosa: Chicco e Maddalena alle prese con matrimonio e genitorialità, Annamaria e Sandra con le questioni di cuore, Giovanni ed Eva reduci dalla Nuova Zelanda con una sorpresa inattesa. E come sempre, nel bene e nel male, tutti bussano alla porta di Carlo. Perché c’è chi riesce a cambiare città, lavoro, vita. Ma non il proprio ruolo nella storia degli altri.
“Vita da Carlo – Stagione Finale” si preannuncia così come un addio dolceamaro: una celebrazione di ciò che Verdone è stato e continua a essere per il pubblico, ma anche un passaggio di testimone verso chi scriverà il cinema di domani.
