È una giornata che segna un punto di svolta nella storia recente della mobilità romana. Dopo sette anni di attesa, la Capitale torna finalmente ad aprire nuove stazioni della metropolitana. Oggi, martedì 16 dicembre, sono state ufficialmente inaugurate le fermate Colosseo/Fori Imperiali e Porta Metronia, completando la tratta T3 della linea C e consegnando alla città un’infrastruttura strategica attesa da oltre un decennio.
Un evento tutt’altro che simbolico: per la prima volta, la linea C non solo si innesta sulla linea A a San Giovanni, ma dialoga anche con la linea B/B1, realizzando un nodo di scambio fondamentale nel cuore archeologico e urbano di Roma. Il servizio per i passeggeri prenderà avvio a partire dalle ore 16, aprendo una nuova stagione per gli spostamenti quotidiani di residenti e visitatori.
Una linea che ricuce la città
Da San Giovanni sarà ora possibile raggiungere il Colosseo passando per lo scalo intermedio di Porta Metronia. Un tracciato breve, ma densissimo di significati: tredici anni di lavori, rallentamenti, revisioni progettuali e complessità archeologiche trovano compimento proprio nell’anno giubilare, restituendo alla città un’idea concreta di mobilità integrata e sostenibile.
L’apertura della tratta T3 non rappresenta solo un avanzamento infrastrutturale, ma anche un gesto di riconnessione urbana: la metropolitana torna a essere strumento di accesso diretto ai grandi poli monumentali, riducendo la pressione sul traffico di superficie e offrendo un’alternativa efficiente nel quadrante più fragile e visitato della città.

Le stazioni-museo: tra ambizione e attesa
Non tutto, però, è già fruibile. Chi sperava di visitare sin da subito i musei integrati all’interno delle nuove stazioni dovrà attendere. In particolare, l’area museale di Porta Metronia non è ancora pronta: come riportato dall’agenzia Dire, l’apertura al pubblico è prevista per la prossima primavera. Un rinvio che non sorprende, considerando la complessità degli interventi archeologici che hanno caratterizzato il progetto.
Colosseo/Fori Imperiali: la metropolitana entra nella storia
La stazione Colosseo/Fori Imperiali si sviluppa su quattro livelli interrati, con una lunghezza che varia dai 34 ai 150 metri, configurandosi come una delle infrastrutture più complesse e suggestive dell’intera rete. Al primo livello si trova l’atrio, direttamente collegato alla linea B attraverso un tunnel sotterraneo: un passaggio che consente il cambio di linea senza uscire all’esterno, reso possibile grazie alla collaborazione con i Vigili del Fuoco.
Gli accessi sono due, su Clivo di Acilio e Clivo di Venere Felice, entrambi dotati di una scala fissa e due scale mobili, pensati per gestire in sicurezza flussi intensi di passeggeri. Ma è soprattutto la dimensione culturale a definire l’identità della stazione: concepita come stazione-museo, accoglie i reperti emersi durante gli scavi, tra cui resti di edifici residenziali e manufatti dell’antica Roma.
Gli spazi sono organizzati in cinque aree tematiche che raccontano la storia e le trasformazioni dei Fori Imperiali, offrendo un percorso narrativo che accompagna il viaggiatore nel sottosuolo della città. Dal punto di vista architettonico, l’atrio monumentale è scandito da colonne trasparenti e da una struttura gialla che incornicia le scale verso i livelli inferiori. Dal primo piano, inoltre, un oculus appositamente progettato consente di osservare il Colosseo, stabilendo un dialogo diretto e simbolico tra infrastruttura contemporanea e monumento millenario.

Porta Metronia: archeologia e ingegneria
Il progetto della stazione di Porta Metronia nasce invece da una scoperta inattesa e di eccezionale rilevanza. Tra il 2015 e il 2018, durante i lavori, è emersa una vasta caserma romana del II secolo d.C., con ambienti decorati da affreschi e mosaici. Un rinvenimento che ha imposto una profonda revisione del progetto originario e un complesso intervento ingegneristico per consentire la ricollocazione in situ delle strutture archeologiche.
Questa scelta, che ha comportato ritardi significativi, ha però trasformato la stazione in un caso esemplare di integrazione tra tutela del patrimonio e infrastruttura pubblica. Accanto alla futura funzione museale, Porta Metronia mantiene una chiara vocazione trasportistica: tre accessi su via dei Laterani, via Farsalo e viale Ipponio convergono in una piazza ipogea ribassata, da cui si accede sia alla metropolitana sia al museo. Una soluzione che garantisce funzionalità, accessibilità e un dialogo coerente con lo spazio urbano circostante.

Un segnale atteso
Con l’apertura delle stazioni Colosseo/Fori Imperiali e Porta Metronia, Roma compie un passo concreto verso una metropolitana finalmente all’altezza della sua complessità. Non si tratta solo di binari e banchine, ma di una visione che tenta – tra mille difficoltà – di tenere insieme mobilità, archeologia e progetto urbano. Dopo tredici anni di lavori, la linea C avanza nel cuore della città eterna. E, per una volta, il futuro arriva davvero sottoterra.