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Ercolano, Parco Archeologico: “Le nuove aperture delle Terme Suburbane”

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Il Parco Archeologico di Ercolano apre le porte a un evento straordinario: ambienti mai aperti delle Terme Suburbane tornano a vivere mostrandosi nel loro splendore al grande pubblico.

In attesa della futura riapertura permanente, l’edificio termale  meglio conservato in tutto l’impero romano, oggetto di un grande cantiere di restauro – giunto ad una fase molto avanzata – apre al pubblico a lavori in corso grazie ad un articolato progetto di restauro e valorizzazione, realizzato grazie allaProgrammazione finanziata ai sensi dell’articolo 1, commi 9 e 10, della legge 190 del 2014 (legge di stabilità 2015) annualità 2021-2023 – Fondi del Parco Archeologico di Ercolano del Bilancio 2022 e del Bilancio 2023-2024-2025 per un importo complessivo di € 5.281.408,63. nell’ambito del partenariato pubblico-privato con il Packard Humanities Institute, attivo sul sito dal 2001.

Le Terme Suburbane, incastonate tra l’antico arenile e la cinta muraria della città, originariamente bagno privato della famiglia dei Nonii Balbi, fu successivamente ampliato e messo a disposizione della comunità, rappresentano uno degli edifici pubblici più affascinanti e importanti di Ercolano. Tra i suoi elementi di straordinario pregio si segnalano i sontuosi pavimenti marmorei, le decorazioni in stucco e pittura, le porte lignee originali ancora conservate e il rarissimo sistema di riscaldamento “a samovar” per le piscine calde.

Apertura al pubblico dal 14 settembre al 30 novembre 2025, le Terme Suburbane saranno visitabili con un biglietto aggiuntivo per contribuire alla raccolta fondi per i restauri del Parco con visite accompagnate nei giorni di sabato e domenica, in turni di visita dalle 9 alle 18 (dal 18 ottobre ultimo turno alle ore 15.00) con turni cadenzati ad ogni ora alla scoperta di questo meraviglioso luogo e del  cantiere di restauro.

L’iniziativa si svolge grazie a un finanziamento derivante dalle Attività progettuali incluse nella l. 132. del 18/11/2019 secondo cui i proventi derivanti dalla vendita dei biglietti di ingresso prodotti dagli Istituti e dai Musei dotati di autonomia speciale, al netto della corrispondente quota destinata al rispettivo funzionamento, possono essere destinati alla remunerazione delle prestazioni svolte dal personale coinvolto in specifici progetti locali presso i predetti Istituti e Musei, al fine di migliorarne la fruibilità e la valorizzazione.

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Scritto da
Davide Oliviero -

Laureato in discipline umanistiche presso l'Università di Bologna sotto la guida del Professor Umberto Eco, ha avviato la sua carriera nell'archeologia classica, concentrandosi sulla drammaturgia greco-romana. Il suo interesse per il design lo ha spinto a seguire un corso triennale in design d’interni, continuando nel contempo a lavorare nel campo archeologico. Col tempo, ha sviluppato una passione per la scrittura e la musica classica, che lo ha portato a recensire opere liriche per 14 anni in teatri prestigiosi come il Teatro alla Scala, il Covent Garden e l’Opéra di Parigi. Ha inoltre curato contenuti culturali e musicali per diverse pubblicazioni. Negli ultimi anni ha scritto per la rubrica In Arte, trattando di mostre, teatro e arti letterarie a Roma, collaborando con istituzioni come le Scuderie del Quirinale e i Musei Vaticani. Ha recensito spettacoli teatrali, con particolare attenzione al musical e alla prosa, ed è accreditato presso i principali teatri italiani. La sua competenza lo ha reso un ospite frequente in programmi televisivi culturali, oltre a ricoprire il ruolo di giudice permanente per il Premio Letterario Andrea Camilleri. Attraverso i social media, promuove l’arte e la bellezza, fondendo abilmente leggerezza e profondità, rendendo questi temi accessibili a un vasto pubblico.