Dal ritmo travolgente delle notti caraibiche ai beat pulsanti dei club europei, Ydalia Suarez torna sulla scena musicale con “Erotika”, un singolo ironico e provocatorio che accende i riflettori su desideri e tabù del nostro tempo.
Al fianco del dj torinese Totoyo, l’artista cubana – attrice, cantante e performer – firma un brano dance dal messaggio diretto: basta ipocrisie, anche il piacere ha bisogno del suo spazio. Ma chi è davvero Ydalia, dietro le luci del palco? L’abbiamo incontrata per farci raccontare la sua storia, il suo percorso artistico e i suoi progetti futuri. E tra un ricordo a Cuba, un omaggio a Jennifer Lopez e qualche confessione pre-live, emerge il ritratto di una donna che ha fatto della libertà il suo manifesto personale.
Ydalia, come hai iniziato il tuo percorso nel mondo della musica? C’è stato un momento particolare che ti ha fatto capire che volevi diventare cantante?
Arrivo da Cuba, un paese molto povero e come tutti i paesi in difficoltà la musica è fondamentale per affrontare le giornate…La trovi ovunque in ogni angolo, chiunque canta e ognuno ha il suo motivo valido per farlo. Arrivando qui in Italia è stato tutto molto naturale. Per me era normale esprimermi con il canto, mentre qui lo hanno visto subito come un talento. Per me è sempre stato un modo per sentirmi meglio e quando mi hanno proposto la prima produzione discografica, grazie al mio mentore Pietro Lettieri, mi sembrava un sogno. Potevo fare professionalmente qualcosa che non avevo mai pensato prima di fare. Se dovessi ricordare un momento specifico, direi forse la prima volta che mi sono esibita davanti ad un grande pubblico: ero a Roma e il calore della gente alla fine dell’esibizione mi ha trasmesso qualcosa di indescrivibile, ma che poi hai voglia di riprovare sempre. Adrenalina allo stato puro!
Quali sono le tue principali influenze musicali e artisti che ti hanno ispirato nel corso della tua carriera?
Ho sempre ascoltato tutto, a partire dalla musica del folklore cubano all’influenza afro e naturalmente dall’esplosione del latin pop fino a tutte le sue figure. Senza mezzi temini adoro la cultura pop perché mi permette di esprimermi attraverso tutte le forme d’arte. Jennifer Lopez è stata una delle prime pop star latine ad imporsi nel panorama mondiale, per me lei è stata un esempio di rivalsa sociale e di rilevanza artistica. Parlando di artisti un po’ più contemporanei adoro l’internazionale Lp, anche lei per la timbrica molto riconoscibile, anche se fa un genere lontano dal mio. Delle italiane seguo il percorso artistico di Elodie soprattutto per la sua completezza a livello artistico: canta, balla, si mette in gioco e questo è apprezzabile. Io amo lo show e tutto ciò che lo struttura, il backstage, il palco, la tensione, la sfida.
Puoi raccontarci il significato dietro una delle tue canzoni preferite o più significative per te?
Ce ne sono molte. La musica accompagna la vita di ognuno di noi, e ogni periodo ogni giorno è importante, ma se devo dirne una e parlando di pop vi dico What’s Up di 4 Non Blondes, adoro quella duttilità vocale e la presenza scenica di lei … Inoltre, è un brano che ha ispirato molto un periodo stupendo della mia vita artistica e personale. Cambiando genere direi Toni Braxton con Un-break my Heart. Il suo timbro vocale e la sua intensità è sempre stata fonte di inspirazione per me. Ho fatto anche una cover in spagnolo… In generale amo la musica soul in tutte le sue sfumature. Ne ascolto molta per ispirarmi e continuare ad avere stimoli… penso sia la più emozionale. Tuttavia, paradossalmente è un genere che “uso” come detonatore perché in realtà il mio progetto è molto più pop/dance.
Come ti prepari prima di salire sul palco? Hai qualche rito o abitudine speciale?
Cerco di rilassarmi per dare tutto una volta sul palco. Sono impulsiva quindi non sempre mi riesce, ma ho imparato a gestire anche questo. Sul palco devo esplodere come un tuono e più silenzio c’è prima del tuono, più forte sarà il suo suono!!!! Penso che lo metterò nella prossima canzone! In realtà credo poco nei riti o abitudini superstiziose. Sgombero la mente! Questo mi aiuta molto. Può sembrare scontato dire che, quando si sale sul palco tutto scompare, ma è esattamente così. Non so se è un discorso chimico legato all’adrenalina o allo spirito performante che esce fuori, ma è come se il cervello e il cuore si resettassero e tutto avviene in modo naturale. Una sensazione inspiegabile. Non sono una perfezionista ma allo stesso tempo devo percepire che sia tutto ok prima di salire, è anche una forma di rispetto nei confronti del pubblico. Non sono ossessiva ma è importante gestire tutto in modo professionale.
Come ti piace coinvolgere il pubblico durante i tuoi live? Hai qualche aneddoto divertente da condividere?
In fondo sono una showgirl quindi mi piace molto coinvolgere la gente, i fuori scaletta sono il mio forte … Amo improvvisare e sorprendere sempre. Non mi piace la routine nella vita e sul palco. Mi annoio facilmente e per questo ho il terrore di annoiare la gente, forse a volte esagero, ma l’importante lasciare il segno sempre! Più di una volta ho coinvolto gente del pubblico, facendola salire con me sul palco. La condivisione e il coinvolgimento sono l’essenza dell’intrattenimento, io stessa mi reputo una grande intrattenitrice prima ancora che cantante. Per me le due cose si devono mescolare per rendere la miscela dello show esplosiva.
Progetti futuri
Tantissimi, altri brani sia in ambito pop che in ambito club come producer (sono anche una dj). Diverse collaborazioni in vista, stanno arrivando diverse proposte che valuteremo con il mio staff. Da ottobre fino al periodo natalizio sarò chiusa in studio con il mio produttore, abbiamo già mille idee per l’estate 2026! Inoltre, continuo a studiare recitazione e anche in campo cinematografico sto valutando alcune proposte.
