Un riconoscimento istituzionale per la modella e attivista Elisa D’Ospina, premiata alla Camera dei Deputati per il suo impegno costante a favore dell’accettazione di sé e delle giovani generazioni. Non è solo un premio alla carriera, ma un riconoscimento al valore sociale di un messaggio portato avanti con coerenza per quasi due decenni. Elisa D’Ospina, modella, scrittrice e volto noto della televisione italiana, è stata insignita del prestigioso Premio Internazionale Enrico Caruso 2025.
La cerimonia, tenutasi nella solenne cornice di Montecitorio, ha visto la D’Ospina ricevere il riconoscimento non per le passerelle calcate, ma per la sua battaglia più importante: quella contro i disturbi del comportamento alimentare (DCA) e a favore dell’inclusività. Una voce fuori dal coro Da sempre paladina del mondo curvy e della body positivity, Elisa D’Ospina ha trasformato la sua immagine in uno strumento di sensibilizzazione. In un’epoca dominata dai filtri social e da standard estetici spesso irraggiungibili, il comitato del Premio Enrico Caruso ha voluto premiare la sua attività quasi ventennale. La motivazione del premio sottolinea l’importanza delle sue campagne di sensibilizzazione sui disturbi alimentari e le numerose attività svolte nelle scuole e sui media per educare le giovani generazioni al concetto di “volersi bene”, oltre la taglia e oltre i giudizi esterni. La dedica commossa sui social subito dopo la premiazione, Elisa ha affidato al suo profilo Instagram le emozioni di una giornata indimenticabile. In un post che la ritrae sorridente con la targa del premio tra le mani, l’attivista ha scritto: “Onoratissima di aver ricevuto a #Montecitorio il Premio Enrico Caruso 2025 per la mia attività di sensibilizzazione sui disturbi alimentari che sta per compiere 20 anni e per le attività a favore delle giovani generazioni sull’accettazione e il volersi bene.”
Il pensiero di Elisa è andato immediatamente ai suoi affetti più cari, pilastri fondamentali della sua vita privata e professionale. La dedica, dolce e sentita, abbraccia la sua famiglia e il suo team: “Questo premio lo dedico al mio piccolo Niccolò, al mio compagno, alla mia famiglia e ad Andrea che da 25 anni mi sopporta e supporta.” Un impegno che guarda al futuro Il riferimento al figlio Niccolò e al compagno (Stefano Macchi) rende il riconoscimento ancora più intimo. D’Ospina, diventata mamma nel 2023, ha spesso raccontato come la maternità abbia dato nuova linfa al suo desiderio di costruire una società più gentile e accogliente per i bambini di domani. Il Premio Enrico Caruso a Montecitorio sancisce, dunque, il passaggio di Elisa D’Ospina da semplice testimonial a figura istituzionale di riferimento nella lotta contro i DCA. Un traguardo che celebra il passato, ma che suona soprattutto come una promessa di impegno per il Futuro
