Ci sono spettacoli che non chiedono di essere spiegati, ma semplicemente vissuti. Magnifica Presenza, portato in scena ieri al Teatro Rossini di Civitanova Marche (organizzato da AMAT dopo la doppia data al Teatro La Fenice di Senigallia di sabato 20 e domenica 21) con la regia di Ferzan Ozpetek, appartiene a questa categoria rara: un teatro che si muove in equilibrio tra sogno e realtà, capace di parlare al cuore senza mai alzare la voce.
La sensazione, fin dai primi minuti, è quella di entrare in una dimensione sospesa, dove il confine tra ciò che è reale e ciò che è immaginato si fa sottile. Ozpetek accompagna lo spettatore con delicatezza, senza forzature, lasciando che siano le atmosfere, i silenzi e gli sguardi a raccontare molto più delle parole.
La regia è misurata, elegante, riconoscibile senza risultare autoreferenziale. Le scene si trasformano con naturalezza, le luci disegnano presenze che appaiono e scompaiono come ricordi, mentre la narrazione scorre fluida, alternando momenti di leggerezza a passaggi più intimi e riflessivi. Si sorride spesso, ma è un sorriso che nasce dall’osservazione dell’animo umano, non dalla battuta facile.
Al centro dello spettacolo ci sono le relazioni: solitudini che si sfiorano, identità in cerca di una definizione, legami che nascono nei luoghi più inaspettati. Magnifica Presenza parla di fragilità senza pietismo, di diversità senza proclami, di accettazione senza retorica. È proprio questa sincerità a renderlo coinvolgente e autentico.
Il pubblico di Civitanova Marche ha seguito lo spettacolo con attenzione crescente, fino a lasciarsi andare a un applauso lungo e sentito. Un segnale chiaro di come il racconto abbia trovato ascolto e partecipazione, accompagnando la platea fino all’ultimo istante senza mai perdere intensità.
Magnifica Presenza è uno di quegli spettacoli che continuano a farsi sentire anche dopo la chiusura del sipario. Un teatro che non cerca effetti speciali, ma emozioni vere. E che, con grazia e intelligenza, ricorda quanto possano essere sorprendenti le presenze che incontriamo lungo il nostro cammino.
