Un traguardo senza precedenti per Musicultura. L’edizione 2026 segna infatti il record storico di iscrizioni: ben 1.328 artisti in gara, il numero più alto mai registrato nella storia della manifestazione. Un risultato che conferma il ruolo centrale del festival nel panorama della canzone d’autore italiana, dove si accede solo con brani scritti e interpretati di propria mano.
Un dato che non sorprende del tutto chi conosce la credibilità costruita da Musicultura negli anni, ma che supera comunque ogni aspettativa, consolidando un trend in crescita già evidente nelle ultime edizioni. Lombardia e Lazio guidano la mappa della partecipazione, seguite da Toscana ed Emilia-Romagna.
«Non pensavo si potesse crescere ancora e invece è successo», commenta il direttore artistico Ezio Nannipieri, che parla di un “bellissimo segnale di fiducia” arrivato da tutta Italia. Un entusiasmo che ora si trasforma in responsabilità: selezionare le nuove voci della canzone popolare contemporanea con la cura e la curiosità che hanno sempre caratterizzato la manifestazione.
Musicultura non è solo un festival: è un laboratorio vitale di linguaggi, un motore culturale che offre strumenti concreti agli artisti emergenti – dai palchi prestigiosi ai sostegni economici, come il Premio Banca Macerata da 20mila euro destinato al vincitore assoluto. Un punto di approdo e ripartenza per una nuova generazione pronta a raccontarsi attraverso la forma-canzone.